La Leadership Funzionale come strumento per riappropriarsi del proprio tempo senza veder crollare il proprio business

 

Durante lo svolgimento della mia professione clinica, alcuni manager si sono rivolti a me, lamentandosi del loro stile di vita.

Mi hanno spiegato di essere veramente al limite delle proprie energie psicofisiche.

Si tratta di persone capaci e preparate, e proprio per questo cadono nella spirale di dover fare tutto loro e soprattutto di controllare tutto in prima persona, senza delegare nulla o quasi, ai propri collaboratori.

Nel mio lavoro, ho imparato che, persone diverse molto spesso si comportano nella stessa identica maniera.

Infatti, se osservi come operano all’interno del contesto lavorativo, queste persone non sono soddisfatte del proprio stile di vita, ti rendi conto che si comportano come se fossero il più umile dei collaboratori e non come se fossero il capo.

 

Le descrizioni delle loro giornate di vita sono fotocopie, anche quando parliamo di professionisti che lavorano in contesti diversi.

Arrivano in ufficio di buon mattino, e si mettono subito all’opera a testa bassa.

Si occupano di tutto, se c’è un’emergenza sono i primi ad attivarsi, durante il giorno un pasto veloce, magari un panino al bar vicino all’ufficio per non perdere tempo.

Lavorano contemporaneamente a diversi progetti in parallelo e paradossalmente al momento di uscire, sono gli ultimi ad abbandonare il posto del lavoro e addirittura si portano a casa il lavoro per il dopocena (se proprio lavorano anche di notte).

Quando vado ad analizzare insieme a loro che cosa stanno realizzando praticamente nella loro vita, si rendono conto che

  • se hanno una famiglia, la stanno involontariamente trascurando, con tutti gli effetti devastanti che questo può avere,
  • la loro salute è molto a rischio, infatti ho conosciuto giovani manager o imprenditori che nonostante fossero giovani avevano avuto già problemi cardiovascolari, più o meno gravi (ipertensione o addirittura infarti),

Questi Manager arrivano quindi al punto di non sapere come sottrarsi a questa spirale, infatti sono persone realizzate dal punto di vista economico che al contempo non riescono a godere di quello che riescono a produrre.

Quello che a prima vista può sembrare un problema senza via di uscita, in realtà può essere risolto guidando il professionista a costruirsi una propria leadership funzionale, ovvero guidare la persona a

  • saper delegare ai proprio collaboratori,
  • controllare che i propri collaboratori abbiano portato a termine ciò che è stato delegato
  • eventualmente formare i propri collaboratori dove mostrano delle incompetenze.

Solo presentando a queste persone cosa dovrebbe fare un vero top-manager, ci si accorge che i loro occhi si illuminano, perché vedono quello che non erano riusciti a vedere fino ad allora e sentono che c’è finalmente una strategia diversa da mettere in campo, rispetto a quella di chiedere a se stessi di fare sempre di più.

Costruire la propria leadership funzionale, è un processo che non avviene dall’oggi al domani, va avviato partendo dalle cose più semplici.

Nel tempo si arriva a far lavorare in maniera produttiva i propri collaboratori mentre il top manager si crea finalmente lo spazio per occuparsi di quelle cose che ama fare.

In questo modo il Top Manager impara a migliorare il proprio stile di vita.

Guidando quindi le persone a costruire la propria leadership funzionale, si ottengono i seguenti effetti:

1) il professionista non è più la mano che esegue e che controlla tutto, perdendo di fatto il controllo della propria vita e della propria salute;

2) attraverso la delega, il Top Manager rende i propri collaboratori più motivati e responsabili, mettendoli nelle condizioni di poter crescere professionalmente: questo rende il team sempre più efficace ed efficiente;

3) conseguenza dei primi due punti: il Top Manager lavora molto meno di prima, si occupa delle cose che gli piacciono e non di tutto e finisce per aver più tempo per se stesso, migliorando il proprio stile di vita.